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Lucia Cossu e Manu il giorno del matrimonio

20 anni, expat, blogger, moglie e forza della natura

LeDonneLoSanno.it nasce da una serie di dolori condivisi, da delusioni amorose e batoste niente male eppure crediamo ancora nell’amore e nella condivisione di storie felici, quale tema migliore se non il matrimonio?

Da quanto tempo sei sposata? Quanto tempo siete stati insieme prima di sposarvi? Sapevi da subito che sarebbe stato lui l’uomo giusto?

Io e Manu ci siamo conosciuti sei anni fa, da allora non ci siamo più separati, siamo sposati da due anni.
Non l’uomo giusto, il giusto non è tutto, Manu è stato, è, e sarà sempre l’amore della mia vita, comunque andranno le cose, io l’ho sempre saputo.

Ci racconti la proposta se c’è stata? E il matrimonio, festeggiamenti in grande o pochi intimi? Tornando indietro rifaresti tutto allo stesso modo?

Nessuna proposta, nessun cliché romantico, solo la consapevolezza che per la piega che stava prendendo la nostra vita insieme avremmo voluto unirci anche in maniera legale e riconosciuta.
Mi scuso in anticipo con le inguaribili romantiche che speravano di leggere un racconto da favola, ma sappiate che abbiamo organizzato il matrimonio in due settimane, mia mamma sperava di accompagnarmi a scegliere un vestito e io lo avevo già ordinato su internet, è arrivato due giorni prima del grande giorno, fortunatamente mi stava a pennello!
Non volevo essere truccata ma alla fine ho ceduto ai consigli, ho pagato una persona per farlo, quando mi sono guardata allo specchio non mi sono riconosciuta, e non perché non ami il trucco eccessivo ma perché questo proprio mi ha rovinato il viso, cosi ho ringraziato, sono andata in bagno, mi sono lavata la faccia, con una calma che ha gelato chi mi stava intorno ( erano pronti al dramma e alle urla), mi sono passata un mascara e basta cosi, mi sono sposata naturale come sono sempre.
Ho tolto i tacchi un’ora dopo la cerimonia per cambiarli con le mie sneakers, siate voi stesse.
Nessuna festa in grande, dovevamo essere solo io e lui, come avevamo sempre voluto ma un parente tira l’atro, un’amico di qua, un collega di la e abbiamo optato per un pranzo a buffet davanti al mare.
Tornando indietro sarò onesta, cambierei tutto, non servono soldi spesi inutilmente, non serve avere intorno persone che non siano davvero importanti e indispensabili (e credetemi, a conti fatti saranno davvero poche), non serve davvero niente di più dell’amore di chi ti ama.

Al di là di tutte le frivolezze legate al giorno della celebrazione, il matrimonio è un contratto e come tale richiede impegno da ambo le parti. Qual è il tuo segreto per sopravvivere ad una relazione SERIA? (oltre all’amore, quello purtroppo da solo non basta).

Non ho un segreto, non ho un manuale delle istruzioni e credo che ogni coppia dovrebbe scrivere le proprie regole, sarebbe bello avere il foglietto illustrativo con controindicazioni, soluzioni, dosaggi e consigli.
L’unica cosa che posso affermare è che la nostra forza per superare tutto è sempre stata la comunicazione, parlare e parlare, aprirsi e avere piena fiducia, abbiamo sempre discusso di qualsiasi cosa, senza mai mentire.

Cosa ne pensi del matrimonio “dei giorni nostri”? Pensi che la facilità con cui è possibile dissolverlo abbia in qualche modo leso la solennità di questo evento?

Le persone sono spaventate dal matrimonio, ma ai nostra tempi, specialmente in Italia le persone sono terrorizzate da tutto ciò che richieda impegno. Credo nell’amore vero, ma non credo nei limiti temporali, credo nel vivere l’amore quando c’è, credo che per viverlo non serva pensare al dopo, ama, sposati, fa tutto ciò che ti permetta di vivere l’amore alla massima potenza, al dopo ci penserai quando arriverà.
Anni fa non era facile dissolverlo, ma ho visto famiglie rovinarsi per questo, amore può finire come ogni altro ciclo della natura, ed è giusto non restare aggrappati a qualcosa che non ci appartiene più.
Il matrimonio è l’ennesimo modo di unirsi, è un vincolo legale, è un sacramento, è tante cose diverse a seconda di chi lo vive.
Se lo vivi con onesta non perde il suo significato, ma come tutto d’altronde.

Com’è essere sposata quando sei così giovane? Come ti approcci al giudizio altrui?

Ho iniziato a lavorare a 16 anni, ho comprato casa a 21 e mi sono sposata a 22, sembra che qualsiasi passo io abbia fatto per le persone che avevo intorno fosse troppo prematuro, il matrimonio incluso, ma mi ricollego a ciò che ho detto poco fa, devi vivere i momenti quando TU e solo TU ti senti pronta/o.
Nessuno al di fuori di te sa se è troppo presto o tardi, solo tu puoi saperlo.
Per me non è cambiato niente davvero, ho una fede al dito si, sono legalmente moglie, ma la vita rimane quella di tutti i giorni, ci si sente sicuramente ancora più legati certo, ma non credete a chi vi dice che dopo il matrimonio cambia tutto, una firma non cambia i sentimenti o i fatti.
Al giudizio degli altri non mi ci approccio proprio, ho sofferto tanto per le dita puntate, sempre pronte a giudicare, e sto imparando a non curarmene più, mi limito a rispondere che non c’è niente di cui sorprendersi, quando due persone si amano si possono sposare, non ho venduto l’anima al diavolo, non ho derubato una banca, ho fatto la cosa più naturale del mondo, almeno per me.

Se potessi esprimere un desiderio per tutte le donne del mondo quale sarebbe?

Vorrei che fossero Libere.
Libere di vestirsi come più si sentono a loro agio,
Libere di studiare, istruirsi, guidare.
Libere di amare chi vogliono senza sentirsi sbagliate,
Libere di guardarsi allo specchio senza paragonarsi a nessuno,
Libere di essere indipendenti,
Libere dalle mutilazioni, dalle violenze,
Libere di parlare,
Libere di abortire,
Libere di sentirsi complete anche senza un uomo accanto,
Libere di essere chiunque vogliano diventare.

Vuoi conoscere meglio questa donna meravigliosa? Segui Lucia su Instagram @unasardatralenuvole e leggi il suo blog www.unasardatralenuvole.com

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Siamo Elisa e Danila. Classe 1986 una, 1992 l'altra. Una bionda, l'altra mora. Una vive in Italia, l'altra in Australia. Una timida, l'altra estroversa. Entrambe meravigliose! Una lombarda e l'altra calabrese.

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